giovedì 31 marzo 2016

L’INTERVENTO DI VITO GAMBERALE ALLA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO: “ITALIADIGITALE: 8 TESI PER L’INNOVAZIONE E LA CRESCITA INTELLIGENTE”

Si è tenuta lunedì 21 marzo, alla presenza di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana, la presentazione del rapporto: “Italiadigitale: 8 Tesi per l’innovazione e la crescita intelligente”, evento organizzato da Italiadecide. Introdotto da Luciano Violante, Presidente dell’Associazione, il dibattito ha visto, tra gli altri, gli interventi di Marianna Madia, Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Carlo Ratti, Direttore del Senseable City Lab Mit, ed Enrico Seta, Direttore Scientifico di Italiadecide.

Anche Vito Gamberale, manager di grande esperienza, attualmente alla guida di Grandi Lavori Fincosit e Quercus Assets Selection, ha portato la sua testimonianza in qualità di Presidente della Commissione per il premio “Amministrazione, cittadini, imprese”. Ringraziando le istituzioni e il Presidente della Repubblica, Gamberale si è così espresso nel suo intervento: “La commissione per l’istituzione e l’avvio di questo premio fu costituita lo scorso anno in occasione della presentazione del rapporto Italiadecide 2015. Tale commissione è stata composta dall’architetto Elisabetta Spitz, dai professori Pierluigi Ciocca, Piermassimo Chirulli, Cesare Pinelli e Filippo Satta, dall’Onorevole Stefano Quintarelli, dal dottore Enrico Seta, Direttore di Italiadecide e da me. Per decidere quale premio assegnare, siamo partiti dalla mappa ISTAT della Pubblica Amministrazione, al fine di individuare delle aree idonee per la scelta di quest’anno. Inizialmente ci siamo concentrati su 3 aree: l’accorpamento dei Comuni e/o dei servizi offerti da essi, perché ci sembrava positivo avere esempi pratici dell’applicazione della spending review; l’attivazione dello sportello unico per le attività produttive, perché ci sembrava giusto valorizzare l’informatizzazione al servizio della semplificazione per le imprese; le prestazioni cliniche e l’efficacia delle stesse, l’efficienza gestionale e l’umanizzazione del rapporto con i pazienti nei presidi ospedalieri, per portare all’attenzione gli esempi virtuosi di una sanità che funziona. Per le prime due aree ci siamo rivolti all’ANCI, la nota associazione che rappresenta le municipalità del Paese. Per la terza area, invece, ci siamo rivolti all’AGENAS, istituzione che ha il compito di standardizzare l’efficienza dei servizi sanitari. Da entrambe le associazioni abbiamo riscontrato una grande disponibilità ad aiutarci. Dopo una fase di analisi e studio, verso novembre ci siamo resi conto che per i Comuni non si sarebbe potuto lavorare sulla base di schemi omogenei generali. Per questo motivo, ci siamo concentrati sulle aziende ospedaliere, anche perché ci è sembrato evidente che l’AGENAS stia progredendo nell’imposizione di parametri standard, comparabili tra di loro. Tale supporto ci ha consentito di far partire un bando di gara aperto a tutte le aziende ospedaliere pubbliche del Paese, messo in rete il 16 dicembre. Delle regioni italiane, in 12 hanno provveduto alla mobilitazione delle loro eccellenze. Hanno partecipato 34 delle 300 aziende ospedaliere del Paese, ovvero l’11%, valore non eccezionale ma dignitoso. Sono mancate regioni importanti, forse per via delle domande molto stringenti. Tra i partecipanti hanno prevalso le aziende ospedaliere a carattere generale, spesso collegate ai locali centri universitari. Significativa anche la partecipazione degli IRCCS, ovvero gli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, solitamente centri oncologici. Il bando si basava su parametri numerici ben definiti legati alle prestazioni, al tasso di assenza del personale, nonché specifiche attenzioni rivolte ai pazienti. Le documentazioni sono state tradotte dalla Commissione in schede comparabili. È emerso un panorama ampio di ospedali e istituti veramente ben strutturati, caratterizzati da specializzazioni, orientati da benchmark avanzati nelle prestazioni, attenti alla situazione del malato e nei quali la trasparenza convive con l’efficienza. Questo lavoro conferma che la sanità italiana è molto avanzata nelle prestazioni, molto attenta agli aspetti umani, sempre avveduta nel coniugare efficienza economica ed efficacia nei risultati clinici. In Italia è diffusa la critica alle strutture, il nostro è un Paese impermeabile all’orgoglio. In realtà, l’Italia è patria di eccellenze in ogni campo, specialmente quello sanitario (anche in ottica Europea). Dall’esame è derivata una short list delle eccellenze: la Commissione ha deciso di premiare un ospedale e un IRCCS. La decisione finale, che non può e non vuole avere alcun significato scientifico ma può solo costituire una segnalazione di efficienza organizzativa e di umanizzazione verso il malato, si è così configurata: come ospedale è stata scelta L'Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna policlinico Sant'Orsola-Malpighi; come IRCCS è stato selezionato l’Istituto CROB di Rionero in Vulture. Le motivazioni: l’ospedale di Bologna ha colpito per l’ampiezza delle discipline specialistiche trattate, l’efficiente rapporto addetti per posti letto, i positivi risultati di bilancio (utile netto del 2%), il contenuto assenteismo, l’ampia attrattività extra-regionale, la facile accessibilità e i consolidati sviluppi online. L’istituto CROB è stato premiato in quanto virtuoso esempio del nostro Mezzogiorno per impegno e risultati nonostante le esigue dimensioni, per la ricerca sul cancro, per il ruolo delle donne, per l’attrattività extra-regionale, per l’ottimo rapporto addetti e posti letto, per l’incidenza dei ricercatori (15%), per l’attenzione al paziente, per l’accessibilità, per i sistemi di comunicazione funzionanti, per la trasparenza e per il basso livello di assenteismo. La Commissione ha scelto la sanità nella convinzione che un’area così offesa dagli scandali meriti, in realtà, una valorizzazione delle proprie eccellenze, diffuse in tutto il territorio”. Vito Gamberale chiude ringraziando i membri della Commissione, fondamentali per l’assegnazione dei premi.