lunedì 30 settembre 2013

INVESTITORI STRANIERI PER IL SECONDO FONDO F2I

In un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore il 27.09.2013 a firma di Cheo Condina dal titolo “F2i, nel secondo fondo entrano investitori stranieri”, si parla del possibile ingresso di soci stranieri nel Secondo Fondo F2i.
Com’è noto, il Secondo Fondo F2i è stato istituito nel luglio del 2012 dal CdA di F2i – Fondi italiani per le infrastrutture, la SGR amministrata da Vito Gamberale e di cui Giuliano Asperti è Presidente. L’esigenza di un Secondo Fondo F2i è nata quando la raccolta del Primo Fondo F2i (1.852 milioni di euro) è stata quasi interamente investita, in anticipo rispetto al previsto, in numerosi comparti strategici delle infrastrutture nazionali (aeroporti, autostrade, gas, servizi idrici integrati, TLC, energie rinnovabili, waste to energy). 
L’articolo del Sole riporta che “il management di F2i, negli ultimi mesi, ha lavorato per completare la raccolta del secondo fondo, che ammonta a circa 1,2 miliardi”, aggiungendo che “in questi giorni arrivano i primi dati concreti”. Ulteriori 100 milioni circa sarebbero in arrivo per il Fondo guidato da Vito Gamberale, secondo quanto riportato anche dall’Agenzia Radiocor – Il Sole 24 Ore – da 6 nuovi investitori italiani: la Cassa dei Commercialisti, la Cassa Forense, Poste Vita, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, la Fondazione con il Sud e il Fasc (Fondo degli Agenti Spedizionieri e Corrieri).
L’attuale fase di fund raising del Secondo Fondo F2i che, secondo Il Sole 24 Ore, “si occuperà prevalentemente del settore waste to energy,  di aeroporti e autostrade, potrebbe essere chiusa nella prima metà del 2014”. A tale proposito, il quotidiano economico-finanziario non esclude il possibile apporto di investitori stranieri, “ in particolare di fondi sovrani del Far East”.


http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_26092013_2055_520686195.html


Foreign investors for F2i Second Fund


Today 09.27.2013, Il Sole 24 Ore publishes an article signed by Cheo Condina entitled “F2i, nel secondo fondo entrano investitori stranieri” [F2i, foreign investors enter the second fund], which mades reference to the likely entry of foreign shareholders in F2i Second Fund. As is known, F2i Second Fund was established in july 2012 by F2i’s Board of Directors. F2i is a IMCO (Investment Management Company) managed by CEO Vito Gamberale and President Giuliano Asperti. The need for a Second Fund emerged after the First Fund had already invested more than 1.650 million (of its 1.850 availability) in 8 Companies in key national infrastructure sectors (airports, motor ways, gas, water services, TLC, renevable energy, waste to energy).
The article published by Il Sole 24 Ore reports that “F2i’s management, in the last months, has been working for the closing of F2i Second Fund fund raising, which amounts to a total of 1.2 billions of euros”. The newspaper also added that “in these days the first tangible results are emerging”. According to Radiocor – the news agency controlled by Il Sole 24 Ore - further around 100 millions should be come from 6 new Italian investors: Cassa dei Commercialisti, Cassa Forense, Poste Vita, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Fondazione con il Sud and Fasc (Fondo degli Agenti Spedizionieri e Corrieri).
The closing for the current fund raising, according to Il Sole 24 Ore, should happen in the first half of 2014. With regard to this aspect, the economic newspaper doesn’t keep out  the possible shareholding of foreign investors, “in particular of sovereign funds from the far east”. The newspaper also states that F2i Second Fund “should mainly deal with the waste to energy sector, with airports and motor ways”. 


venerdì 20 settembre 2013

IL PROGETTO DI VITO GAMBERALE PER LE TELECOMUNICAZIONI IN ITALIA


Il Sole 24 Ore in edicola oggi (20.09.2013) pubblica un articolo a firma di Carlo Festa dal titolo “Il piano di [Vito] Gamberale per l’ex monopolista”. L’Amministratore Delegato di F2i – Fondi italiani per le infrastrutture, ha infatti partecipato ieri a un’Audizione in Commissione Lavori Pubblici del Senato. Nel corso del suo intervento, Vito Gamberale ha aperto a un’alleanza tra Metroweb e Telecom Italia per favorire la diffusione delle connessioni internet a banda ultra larga in Italia. Vito Gamberale si è soffermato inoltre sul rapporto tra Operatori OTT (Over the Top) e i gruppi delle TLC europei che “devono fare i conti con un’elevata competizione” mentre gli Operatori OTT, al contrario, sono “caratterizzati da tassi di crescita dei ricavi elevatissimi, a fronte di limitata necessità di investimenti”. A proposito di Telecom Italia, Vito Gamberale ha sottolineato che i problemi che la società sta affrontando in questo periodo riguardano gli azionisti ma anche l’intero Paese ed ha inoltre auspicato che lo scorporo della rete abbia come obiettivo principale “la riduzione del gap nella banda larga nel Paese” e non “i problemi di Telecom”.


Vito Gamberale’s plan for italian telecommunications

Il Sole 24 Ore (Italian financial newspaper) publishes today, 20 september 2013, an article signed by Carlo Festa entitled “Il piano di [Vito] Gamberale per l’ex monopolista” [“[Vito] Gamberale’s plan for the ex monopolist”. The CEO of F2i – Fondi italiani per le infrastrutture [Italian funds for infrastructures] has taken part yesterday to an Audition in Commissione Lavori pubblici del Senato [Senate’s public works board]. During his speech, Vito Gamberale opened to an alliance between Metroweb and Telecom Italia with the aim to develop ultra broadband services in Italy. Vito Gamberale also focused on the OTT (Over the Top) Operators which, unlike the European TLC groups (“which have to deal with a big amount of competition”), are “distinguished for their very high growth rate, against a limited need of investments”. Talking about Telecom Italia, Vito Gamberale underlined that the issues Telecom is presently facing are not only the shareholders’, but also the Country’s ones. In addition, Vito Gamberale hoped for an unbundling which may have as main goal “the decrease of the Country’s broad band gap” and not “Telecom’s issues”.

giovedì 12 settembre 2013

BOOM DI TELECOM IN BORSA. METROWEB INTERESSATA A UNA SOCIETÀ DELLE RETI UNICA

Venerdì 6 settembre Telecom ha fatto registrare un rialzo importante in borsa, chiudendo a +8,39%.

Questo incremento potrebbe essere dovuto a un possibile aumento di capitale per favorire l’ingresso di un nuovo socio.

Al momento è difficile fare una previsione sul futuro della società telefonica da questo punto di vista, mentre esistono delle linee guida per lo scorporo della rete.

Metroweb, i cui principali azionisti sono il fondo di investimento F2i - Fondi italiani per le infrastrutture, amministrato da Vito Gamberale, e la Cdp - Cassa Depositi e Prestiti (attraverso il FSI - Fondo Strategico Italiano) sarebbe interessata alla creazione di una società delle reti unica.

Per maggiori informazioni:
http://www.ilgiornale.it/news/economia/telecom-fa-boom-83-sawiris-piace-mercato-948015.html